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Salva spazi: largo ai professionisti

Certo con 97 metri quadrati a disposizione (tanto sarà la casa che stiamo seriamente prendendo in considerazione) o si ottimizza lo spazio, o non se ne esce.

Occorre, però, evidenziare che, nella logica moderna, è mutata la concezione dello spazio indispensabile alla vita di una famiglia; tutte le nuove costruzioni, infatti, prevedono spazi più ristretti, purché sfruttati al meglio.

In particolare, si tende ad eliminare spazi ritenuti sprecati, che, purtroppo, troppo spesso abbondano nelle case anni sessanta.

Pertano, sono banditi i lunghissimi corridoi, è bandita la logica della suddivisione estrema dei metri quadri a disposizione in mini stanzette, poste tutte in sequenza e tutte aventi una funzione autonoma e, all’opposto, lo spazio viene ormai governato dalla logica dell’open space e della delimitazione dei diversi settori più che con le pareti, con sepratori creati ad hoc, come mobili che svolgono una doppia funzione, o, magari, esaltando la dinamicità degli ambienti con soffitti di altezze diverse.

Quello a cui a mio avviso, però, non si deve rinunciare è la funzionalità.

Per me sono tre le cose, da questo punto di vista, insostituibili: secondo servizio/lavanderia, cabina armadio capiente ed angolo studio. La prima perché altrimenti non si riesce mai ad avere un bagno in condizioni adeguate per poter ricevere ospiti dell’ultim’ora. La seconda perché odio gli armadi che rubano un’intera parete, restringendo ulteriormente lo spazio a disposizione e, peraltro, non rivelandosi mai sufficienti a contenere tutte le cose di cui si ha bisogno e, soprattutto, difficili da ordinare e tenere ben organizzati. Il terzo perché, se proprio non si può dedicare allo studio una stanza, quantomeno si deve sapere che esiste uno spazio dedicato alle attività di studio e lavoro, facile da gestire.

E queste tre cose sono tutte riuscita a farle entrare nel mio orribile progetto, nel quale, addirittura, è ricompresa persino una vasca idromassaggio 150 x 150, praticamente una piscina.

In ogni caso, per quanto io mi possa impegnare, il mio contributo alla realizzazione del progetto non sarà mai comparabile a quello che potrebbe fornire un professionista.

Questo garantisce di affidarsi ad una guida nella selezione dei materiali, di avere qualcuno che segua con attenzione i lavori, di godere di un occhio allenato e, poi, si sa, quattro occhi sono sempre meglio che due (tipo pubblicità del maxibon).

Inoltre, tra i servizi offerti dai professionisti vi è anche il sopralluogo dettagliato, il computo metrico – essenziale per ottenere il prestito per ristrutturazione – il rendering in 3D del progetto che ti permette di vederne in anticipo gli eventuali difetti e, ancora, la progettazione di mobili su misura, controsoffitti da utlizzare come ripostiglio o per creare la giusta illuminazione per il tipo di stanza e, poi, permessi per eventuali modifiche involgenti il prospetto.

Insomma, a mio avviso si tratta di soldi investiti che risparmi su altri fronti, quindi largo ai professionisti.

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