Il nostro viaggio in Marocco ha visto solo due mete: Marrakech ed Essaouira.
Quest’ultima è stata scelta perché vi si svolge un festival di musica molto noto a livello internazionale: il festival della musica gnaoua.
Un vero e proprio evento per la piccola cittadella che, nei quattro giorni di festival, viene letteralmente invasa da turisti, marocchini e stranieri. I più numerosi sono i francesi che, da sempre, hanno un rapporto preferenziale con questo paese.
La città in sé e per sé è carina, grazie all’influsso portoghese che l’ha resa un luogo di scambi marittimi di particolare rilievo.
In verità, c’è ben poco da vedere: un bel lungomare rifatto da poco, ottimo per fare lunghe passeggiate, un museo, che noi abbiamo provato a visitare tutti e tre i giorni che siamo stati lì ed abbiamo sempre trovato chiuso, ed il camminamento delle mura della città fortificata puntellata ancora da un’ottantina di cannoni in rame, lasciati in eredità dai portoghesi.
Per il resto, i palchi sono numerosi ed i concerti sono gratis, c’è anche la possibilità di accedere con pass ad una sorta di zona vip, molto vicino al palco, per vero si tratta di una soluzione da noi reputata un pochino troppo esosa, ma, probabilmente, ha un suo senso se si vuole divenire sponsor del festival.
Noi, purtroppo, per delle contingenze, non abbiamo potuto godere dell’ottimo cibo di strada proposto da questo paese di pescatori, moltissimi però sono i banchetti collocati sul molo, pronti ad arrostire dinnanzi a voi il pesce appena pescato e scaricato dalle barche.
Il pescato è abbondante e dei suoi resti godono anche i numerosi gatti e gabbiani che animano la città, purtroppo, l’odore nei pressi del porto è piuttosto intenso, ma è un sacrificio sopportabile a fronte del ben di dio che l’oceano concede.
Se comunque siete abituati al mediterraneo i costumi da bagno potete lasciarli a casa, l’oceano è il regno dei surfisti ma non è proprio indicato per una bella nuotata.
Comunque bilancio positivo ma per una permanenza di massimo tre giorni.