Una settimana settembrina in Provenza ha i suoi vantaggi.
In quel periodo, infatti, le strade sono libere dalla confusione che si lamenta in agosto, ed il caldo torrido del mese rovente è ormai passato. I mercatini, inoltre, assumono un’aria più tradizionale e meno turistica.
C’è forse un unico grande svantaggio: la lavanda è già stata raccolta e, pertanto, non si possono vedere quelle caratteristiche distese di lilla che rappresentano l’immagine con cui la Provenza è nota in tutto il mondo.
Per chi ha come progetto una vacanza più incentrata sulle escursioni nella zona dell’alta Provenza, che sullo spiaggiarsi nelle Calanche nei pressi di Marsiglia, risulta sicuramente il periodo da consigliare. Ed anche in rapporto a queste, comunque, data la distanza tra dove è possibile lasciare l’auto e la spiaggia, è forse meglio approfittare di giornate un po’ più fresche.
Nella Camargue, peraltro, i fenicotteri rosa sono ancora numerosi e, nonostante il sentiero sia molto scoperto, le passeggiate risultano piuttosto piacevoli.
Arles riprende la propria attività ordinaria, anche se pure in settembre è prevista una feria.
Quanto alle Gole del Verdon, il fiume ed il lago si riempiono di coloro che al bagno preferiscono la canoa, la vela ed i giretti in barca. In particolare, la discesa delle ripide in canoa è una delle attività che maggiormente sembra attrarre i turisti.
La Francia del Sud rappresenta uno degli itinerari tipici per gli appassionati dei road trip, sia in auto che, soprattutto, in moto. Più in generale, è vero che in Provenza si possono fare tante vacanze diverse a seconda dell’età e delle inclinazioni: dalla vacanza basata sul buon vino ed il buon cibo, in cui l’aperitivo a base di pastis è il fulcro della giornata, a quella per veri escursionisti, percorrendo il sentiero che veniva utilizzato storicamente dai minatori. Per gli amanti degli sport, poi, si trova davvero di tutto.
Ma la Provenza è soprattutto un luogo da esplorare con l’olfatto, per godere dell’odore del sapone di Marsiglia, della lavanda, delle olive e dei formaggi. Inoltre, la Provenza è il paese dei tramonti: il tramonto sulla roccia rossa di Rousillon, in cui si perde la linea dell’orizzonte per il confondersi del cielo tinteggiato d’arancio con la terra rossastra, del tramonto sugli acquitrini dove riposano aironi e fenicotteri, del mare turchese e della roccia bianca che a quell’ora riflette ancor di più le tonalità del cielo.
Sicuramente dal viaggio si torna carichi di souvenir, dalle ceramiche di Moustiers Saint Marie, alle stoffe di Aix en Provence.
Tutto in Provenza appare più colorato e ciò spiega perché pittori come Gauguin, Van Gogh e Cezanne abbiano deciso di stabilirsi lì per dipingere. Una sola montagna può assumere migliaia di sfumature di colore in funzione della stagione e dell’ora del giorno in cui la si osserva.
È un viaggio indicato per un gruppo di amiche sui trent’anni, stanche delle solite mete di divertimenti, per una giovane coppia che vuole trascorrere momenti romantici e per un gruppo di amici interessati all’arrampicata o a percorrere chilometri in auto vedendo scorrere sotto i propri occhi, nell’arco di soli 300 chilometri, paesaggi completamente diversi: campi, mare, colline ed un paesaggio alpino.
Infine, la permanenza in un solo dei paesini è davvero da consigliare ad ogni età, da chi aspira al relax a chi desidera una vacanza più attiva.
P. s. Sul nostro pinterest potete seguire una bacheca interamente dedicata alla Provenza, le foto vi faranno desiderare di visitarla al più presto.