Malucchifari team

L’altro giorno mi lamentavo del fatto di non trovare, nell’immenso oceano di informazioni che circolano in rete, un blog che coltivasse al contempo tutti i miei interessi e che mi soddisfacesse a pieno.

Il mio paziente compagno, allora, (sperando di riuscire a precludermi di lagnarmi, almeno per un pò) mi ha proposto di creare quel blog così come lo desideravo e così, un pò  per gioco ed un pò  per la curiosità di vedere che ne  veniva fuori, è nata l’idea di creare questo sito.

Nel raccontare del fatto a mia madre ne è derivato il nome, dato che ella, da brava sicula doc, ha prontamente commentato “vuatri c’aviti un malucchifari, chissa è  a virità“, che tradotto letteralmente per i non siculofoni significa “voialtri avete tempo da perdere, questa è la verità“.

In effetti,  malucchifari non è facile da tradurre: sembrerebbe avere una connotazione negativa  (malu), ma, in realtà, più bonariamente, significa non avere niente di serio e, dunque, di buono da fare e, pertanto,  rassegnarsi ad aver da fare solo cose poco serie o, in altri termini,  “male”.

Se la dobbiamo dire tutta, noi due, con l’attività che svolgiamo  (avvocata io, informatico lui), il da fare ce l’avremmo pure, ma è pur vero che non solo di diritto vive l’uomo, pertanto, ecco a voi malucchifari, un sito in cui l’unica cosa che verosimilmente non troverete è una nota a sentenza.