Lungomare liberato a Catania.
In verità, siamo anche questa volta off topic e, per questo, mio marito (colui che sarebbe tenuto a curare la Seo del sito) mi rimprovererà ed anche voi, pochi abitué, proverete forse un pizzico di disappunto, ma ci tengo davvero a promuovere una iniziativa che si sta svolgendo a Catania, una domenica su due, e che sta riscuotendo moltissimo successo: il lungomare liberato. Si tratta di una manifestazione che si svolge, appunto, sul lungomare, il quale, per l’occasione, viene liberato dalle auto, al fine di essere fruibile a piedi, in bici, in roller, in monopattino o, come meglio si creda purché senza emissione di co2 e altre schifezze, un’area bellissima della nostra città.
È davvero un evento stupendo perché partito dal basso, da un gruppo di giovani che è riuscito ad ascoltare con maggiore attenzione le esigenze della città di quanto non siano riusciti a fare i politi succedutisi nella gestione del Municipio.
Questi ragazzi si sono sostituiti agli amministratori per creare un momento di aggregazione che, con la sola forza delle idee e dei social, ha riscosso ogni volta un successo crescente. In verità, grazie al coinvolgimento anche di associazioni sportive o di danza si creano delle occasioni di vero e proprio spettacolo nell’arco della giornata.
Eppure, non credo sia quello ad attirare la gente, ma, piuttosto, il fatto, molto più semplice, di potere godere di spazi per svolgere una serie di attività che, in una città non ha misura d’uomo, possono con difficoltà essere svolte all’aperto.
Una delle cose che apprezzo di più è che il lungomare liberato è un’idea che non è rimasta immobile dall’inizio, ma, consapevole della sua natura dirompente, è stata giustamente sfruttata per aumentare la forza contrattuale nel discutere di piste ciclabili.
Inoltre, tutte le volte l’iniziativa cresce lasciando spazio a nuove collaborazioni ed idee. Bella anche la risposta dei catanesi che stanno prendendo parte numerosi all’iniziativa, ognuno con le sue modalità.
Quel che invece non si vede a sufficienza è l’impegno dell’amministrazione nel rendere simili iniziative definitive e preoccupano, a mio avviso, i segnali in altre direzioni come quella di consentire costruzioni nell’altro lungomare che ufficialmente doveva essere rilanciato grazie agli alberghi ed invece la situazione di vivibilità rispetto ad esso è rimasta immutata.
Insomma è proprio vero che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.