La camera da letto della casa in cui abitiamo è l’unica cosa veramente ed interamente nostra, pertanto, ha canalizzato tutte le mie attenzioni in quanto a scelte relative all’arredamento.
Tra gli acquisti compulsivi compiuti per questa stanza, un posto di primo piano spetta, senza dubbio alcuno, al lampadario della Flos.
Il lampadario Flos credo sia di un materiale molto pregiato, una sorta di plastica di nuova generazione, però costa come se fosse realizzato in puro cristallo di Boemia.
In verità, lui, con il suo stile prismatico attrae le allodole come me (che per gli specchietti è noto vanno matte). È pur vero che ad uno sguardo attento non sfugge che la sua trasparenza moltiplica gli spazi e la luce che lo attraversa viene filtrata ma ne esce rafforzata.
Il suo valore, dunque, non è tanto nel materiale utilizzato per crearlo ma nell’effetto che produce negli ambienti in cui viene installato. Non mi sono pentita dell’acquisto e trovo sia la scelta migliore per non appesantire una stanza in cui le parole d’ordine sono state linearità e combinazione tra moderno e tradizionale.
La flos infatti pur creando un oggetto dal desing moderno, adotta uno stile geometrico che ne consente l’abbinamento con un arredamento tradizionale. Si tratta quindi di un oggetto che ha la capacità di attraversare il tempo.
Chissà se chi lo vede quando viene a casa pensa tutte le cose che ho pensato io prima di acquistarlo, oppure vede solo un prisma di plastica molto costoso, come fa mio marito.