Marocco
Giramondo

Ecco un elenco di cose piacevoli e spiacevoli del Marocco.

Ecco un elenco di cose piacevoli e spiacevoli del Marocco.

Cominciamo con i lati positivi

  1. L’artigianato: dagli intarsi di legno, alla lavorazione del gesso, al decoro della terracotta. Dai gioielli, rielaborazione di temi tradizionali tuareg, alle borse di riciclo fatte con i copertoni, tutto in Marocco ti fa capire l’importante tradizione artigiana di questi luoghi
  2. la frutta: pesche succose, nespole profumate, meloncini bianchi dal gusto delicato, con la frutta in Marocco si va sul sicuro. Qualsiasi bancarella propone pochi beni, ma provenienti direttamente dalle campagne vicine e, dunque, nulla a che vedere con la frutta dei banconi dei nostri supermercati, senza gusto nè odore.
  3. le rose: in tutte le loro varianti, a colorare i giardini, a riempire i vasi nei ristoranti, sotto forma di petali nelle piscine. Ed ancora i prodotti che da queste si traggono: i saponi, le creme, l’acqua di rose. Un profumo leggero e costante.
  4. l’olio di Argan: dona elasticità alla pelle senza risultare appiccicoso. Non è profumato e quindi consigliato anche per le donne incinte. Ha un sacco di proprietà benefiche e mantiene giovani.
  5. il prezzo della cultura: i biglietti di ingresso ai musei e alle aree archeologiche tendenzialmente hanno un costo contenuto, questo consente di rendere questi beni molto fruibili e induce i turisti a vedere più cose possibile.
  6. i riad: se scelti con cura sono delle vere e proprie oasi dentro la città,  con tanto di giardini fioriti, uccellini cinguettanti e rumore rilassante dell’acqua. Ci si isola completamente dal caos dei vicini suk, spesso con possibilità di prendere il sole nella terrazza.
  7. l’atmosfera di Marrakech: un tocco di magia nella piazza che, all’imbrunire, si trasforma in un teatro di piccoli eventi: dagli incantatori dei serpenti, ai suonatori di musica tradizionale, ai venditori delle merci più svariate. Ci sono persino i venditori di acqua, abbigliati con il costume tradizionale, ormai veri quanto i gladiatori al Colosseo e chiedono un compenso per ogni foto. E poi tanta gente che affluisce anche solo per godere del calar del sole, momento in cui, grazie ad una leggera brezza, le temperature si abbassano radicalmente.

Ed ora i lati negativi:

  1. Il controllo passaporti: polizia lassista e corrotta, dai modi burberi per nulla capaci di comprendere in che misura il turismo possa migliorare il benessere del paese. Nessuna elasticità mentale, lentezza snervante, assoluta inefficienza che pesa ancor di più se si proviene da un lungo viaggio. Due ore di attesa per cinque passaporti da controllare sono davvero eccessive. Davvero detestabile.
  2. l’insistenza dei venditori: Benché sia stata istituita la polizia turistica con il solo scopo di evitare atteggiamenti particolarmente molesti nei confronti dei turisti e, dunque, non si viene fisicamente strattonati o costretti ad entrare nei negozi (come per esempio accade in Tunisia), l’atteggiamento risulta, comunque, nel complesso invasivo. Qualcuno arriva al punto di dare informazioni errate pur di costringere a passare in un certo vicolo piuttosto che in un altro. I turisti sono turisti, non sono mica stupidi ed essere trattati in questo modo certo non li aggrada.
  3. il cibo: In generale la cucina marocchina non è male, ma bisogna stare molto attenti sui luoghi prescelti per andare a mangiare. Spesso la catena del freddo non è rispettata, non esistono lavastoviglie e, dunque, i piatti non sono ben disinfettati. Inoltre è un pochino meno varia di quella italiana e chi non ama l’agrodolce o la cipolla potrebbe avere difficoltà a trovare dei piatti adatti.
  4. gli odori: purtroppo le città non sono in condizioni igeniche ottimali e spesso un olezzo di urina si sprigiona da vicoli ed angoli. Inoltre, l’abbondanza di cibo cucinato in strada, la raccolta porta a porta della spazzatura che implica spazzatura dinnanzi ad ogni uscio e liquami vari riversati al centro della strada rendono gli odori spesso difficilmente sopportabili.

 

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