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Disegnetti di Zerocalcare e di Pennac

Basta poco per tornare adolescenti.

Domenica all’Auditorium, a Roma, era in programma a “Libri Come” una chiacchierata tra Zerocalcare e Gipi, però, a causa di un incidente sulla pontina e di una pioggia intensa che ci ha accompagnati per tutta la strada, non siamo riusciti ad arrivare neanche per la chiacchierata con Pennac, prevista per due ore dopo.

Nonostante ciò, non ci siamo lasciati abbattere: restava comunque la mostra.

In verità, abbiamo appreso a malincuore che si trattava di una esposizione di poche strisce stampate di quelle già arcinote del suo sito  (che ovviamente noi fan sfegatati sin dalla prima ora conoscevamo a menadito). Non ci restava che tramutarci in groupies della letteratura e così ci siamo messi in fila pazienti per i disegnetti di Zerocalcare e per la dedica di Pennac.

Dietro di noi dei genitori spediti dai figli a farsi fare in loro vece i disegnetti. Devo dire che è stata un’esperienza nuova per me che non avevo mai fatto una fila chilometrica per una cosa simile, però sono molto soddisfatta dei disegnetti di Zerocalcare sul suo nuovo libro vip con la copertina cartonata e su dodici che per problemi di peso dei bagagli avevamo lasciato dai soceri.

La cosa più carina è stata che Pennac si è lasciato ispirare dal suo vicino di banco ed ha cominciato anche lui a fare dei disegnini con dedica.

Alla fine di circa un’ora di fila ce ne andavamo con un bottino consistente in mamma chioccia, bandierina con i nostri nomi e amico armadillo; l’attesa ed il viaggio sono stati ripagati.

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