Abbiamo cominciato da circa tre mesi a scartabellare riviste dedicate agli immobili in vendita, visitare siti destinati alle compravendite immobiliari, scattare foto ad annunci trovati per strada. Abbiamo visto circa una ventina di immobili; di questi finora ce ne interessano solo tre.
Ora, dopo questo primo trimestre di ricerche, mi sembra di potere affermare con sicurezza che la ricerca della casa assomiglia alla ricerca dell’uomo giusto (quello da presentare a parenti, amici e finanche il tuo gatto). La similitudine nasce dal fatto che giri e vaghi, ti sembra di primo acchito quello perfetto e, poi, dopo un periodo di permanenza insieme, ti accorgi drammaticamente che in effetti non fa per te.
Con l’uomo perfetto, però, accade che quando arriva per davvero, lo capisci perché più lo osservi, più ti sorprende positivamente. A differenza dell’uomo giusto, purtroppo, con gli immobili non ci puoi andare a vivere insieme per vedere se poi nella quotidianità le cose vanno effettivamente bene. Quindi, si tratta di un rapporto destinato a restare allo stadio dell’innamoramento iniziale, senza possibilità di evoluzioni. Ora, siccome si tratta di assumere un impegno trentennale con minori possibilità di disfarsene che di un matrimonio sbagliato, si comprende che ci si trova bloccati e non si riesce mai a prendere la decisione definitiva. Per una persona razionale, infatti, è impossibile scegliere con così pochi parametri, pertanto, si rischia di restare in questo limbo di attesa ed affannosa ricerca senza fine, sperando in un colpo di fulmine talmente forte da farti perdere il senno, di quelli che solo l’Orlando Furioso conosce.
